Come organizzare un concorso a premi in Italia 14 February 2024 I passi da seguire per realizzare una promozione a norma di legge nel nostro paese Per organizzare un concorso a premi in Italia è necessario adempiere a quanto indicato dalla normativa sulle Manifestazioni a premio, il DPR 430/01. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, i Monopoli dello stato, l’Agenzia delle entrate e il Garante della privacy vigilano sulla correttezza dei concorsi realizzati nel nostro paese. Eventuali irregolarità possono venire sanzionate con multe di valore diverso a seconda che si tratti di concorsi a premio vietati, non comunicati preventivamente secondo i tempi indicati o che vengano svolti con modalità non in linea con quelle comunicate o indicate nel regolamento. E’, quindi, fondamentale seguire con la massima precisione e puntualità le indicazioni contenute nella normativa poiché il Ministero effettua sia controlli a campione che a seguito di specifiche segnalazioni. Quando non è un concorso a premi? Esistono alcune iniziative che non rientrano nella categoria di concorsi a premi regolamentati dal DPR 430/01. Queste iniziative sono caratterizzate da specifici requisiti, come ad esempio i “bandi di concorso” che premiano il talento e il merito personale o perseguono un interesse collettivo. Altre iniziative esentate dalla normativa includono le attività svolte negli studi di emittenti radio o televisive, quelle in cui i premi consistono in oggetti di valore minimo (circa 1 euro) o sono destinati a istituzioni di carattere pubblico o con finalità sociali e benefiche. Per quanto riguarda le sole operazioni a premio, sono esentate anche quelle in cui i premi consistono in sconti spendibili su prodotti simili a quelli acquistati presso la stessa insegna. Cosa chiede la normativa sui concorso a premi in Italia La normativa italiana sui concorsi a premi richiede al promotore: la stesura del regolamento; la garanzia cauzionale sul valore dei premi; l’invio di comunicazione di avvio attività su apposito in via telematica al Ministero (modello prema); la preparazione del verbale di assegnazione dei premi; la gestione dei vincitori, la consegna dei premi e l’eventuale devoluzione alla ONLUS; la verbalizzazione della chiusura e l’invio al Ministero; il pagamento delle tasse. Durante ogni fase del concorso, inoltre, è fondamentale seguire con attenzione gli adempimenti relativi alla privacy per quel che riguarda il trattamento e la conservazione dei dati dei partecipanti. La stesura del regolamento Il regolamento deve contenere tutte le informazioni relative al concorso ed essere formulato nel modo più chiaro e trasparente possibile. Deve esplicitare: Il soggetto o i soggetti promotori La durata L’ambito territoriale Le modalità di svolgimento La natura e il valore dei singoli premi in palio Il termine per la consegna dei premi La Onlus alla quale saranno devoluti gli eventuali premi non richiesti o non assegnati E’ fondamentale che il regolamento sia ben redatto anche per mettersi al riparo da eventuali contestazioni e da una conseguente pubblicità negativa. La cauzione a garanzia del montepremi Il promotore di un concorso a premi deve stipulare una cauzione che copra il 100% del valore del montepremi previsto. La cauzione può essere versata in diverse modalità: con fidejussione bancaria con fidejussione assicurativa con un deposito in denaro o in titoli di Stato presso la Tesoreria provinciale dello Stato con un deposito in denaro tramite bonifico bancario intestato alla Banca d’Italia Trascorsi 180 giorni dal ricevimento del verbale di chiusura del concorso, il Ministero provvederà a svincolare la cauzione. L’invio della documentazione al Ministero Almeno 15 giorni prima dell’inizio del concorso è necessario inviare al Ministero: il modulo elettronico PREMA il regolamento la documentazione relativa alla fidejussione Il tutto andrà inviato in via telematica. È consentito apportare modifiche al regolamento durante i 15 giorni che intercorrono fra l’invio della documentazione al Ministero e la comunicazione del concorso a patto che queste non siano però sostanziali. Ad esempio, è possibile modificare il periodo di partecipazione dopo l’invio della documentazione a patto però che: vengano comunque rispettati i 15 giorni di comunicazione al Ministero; il concorso non sia ancora stato reso pubblico; la fideiussione copra l’intero nuovo periodo di durata. La preparazione del verbale di assegnazione dei premi La presenza di un notaio oppure del responsabile della tutela del consumatore e della fede pubblica competente per territorio è necessaria in ogni fase dell’assegnazione dei premi del concorso. La gestione dei vincitori, la consegna dei premi e l’eventuale devoluzione alla ONLUS Notificare ai partecipanti la vincita di un concorso è un aspetto rilevante ai fini della concretizzazione della promessa pubblica che avviene con la consegna dei premi secondo i tempi e il modo indicati nel regolamento. Questo processo, apparentemente scontato, in realtà deve essere gestito con professionalità al fine di non trascurare il diritto acquisito dei vincitori estratti sul premio assegnato. Il vincitore, infatti, deve ricevere con mezzi adeguati la comunicazione di avvenuta assegnazione e deve essere messo nelle condizioni di dare riscontro e di mettersi a disposizione del promotore per l’effettiva consegna del premio. I premi non assegnati o non richiesti vengono devoluti alla ONLUS indicata nel regolamento del concorso. Si definisce un premio “non assegnato” quando: non è possibile identificare correttamente il vincitore, a causa di dati anagrafici incompleti non corretti quando il numero di partecipanti al concorso risulti inferiore al numero dei premi in palio nel caso in cui manchi il riscontro alla notifica di vincita ovvero il premio non venga accettato ma nemmeno rifiutato in forma esplicita. Per “non richiesto” si intende, invece, un premio per il quale il vincitore non invii i documenti di accettazione richiesti per confermare la vincita oppure non lo ritiri. Secondo la legge italiana non è possibile devolvere alla Onlus l’equivalente in denaro del valore dei premi non assegnati ma è possibile offrire un premio alternativo di pari valore. Il concorso dovrà essere quindi chiuso formalmente fornendo alle autorità designate per il controllo, i documenti che provano l’avvenuta consegna dei premi o i rifiuti degli stessi. La verbalizzazione della chiusura e l’invio al Ministero Con il procedimento di chiusura si completano gli adempimenti richiesti dalla normativa e qualora la cauzione fosse stata prestata attraverso un deposito, sarà possibile tornare in possesso della cauzione. Per la pratica di chiusura vanno raccolte le prove dell’avvenuta consegna dei premi ai vincitori ovvero le lettere di liberatoria firmate dagli stessi vincitori e/o i tagliandi di postalizzazione. Poi va redatto, insieme al funzionario della tutela della fede pubblica presso la Camera di Commercio competente per territorio oppure un Notaio, il verbale di chiusura. L’ultimo passo per concludere ufficialmente il concorso è, quindi, la compilazione e l’invio al Ministero del modello ‘prema CO2’ completo della documentazione raccolta e del verbale. Il pagamento delle tasse Dopo aver assegnato i premi è necessario procedere ad assolvere gli obblighi tributari. Entro il 16 del mese successivo all’assegnazione, il promotore deve versare la ritenuta del 25% sul valore dei premi. Se sono stati messi in palio beni o servizi non imponibili ai fini dell’IVA, viene applicata l’imposta sostitutiva del 20% sul prezzo di acquisto. Quanto costa fare un concorso a premi? Il promotore può plasmare il proprio concorso in ogni dettaglio, decidendo il tema, il target di riferimento, i premi da assegnare e adattando la promozione alle specifiche esigenze e agli obiettivi aziendali.Questa flessibilità si estende anche al versante finanziario, consentendo all’azienda di personalizzare la promozione in base alle proprie disponibilità economiche. Il promotore gode, quindi, di ampi margini di manovra nella definizione del budget da destinare ai concorsi a premi, garantendo così una strategia promozionale in linea con le risorse finanziarie a disposizione. Per saperne di più leggi il nostro articolo dedicato al budget di un concorso a premi Altri aspetti importanti per organizzare un concorso a premi Ci sono anche altri aspetti dell’organizzazione di un concorso a premi in Italia che richiedono la massima attenzione. La raccolta dei dati dei partecipanti Un aspetto fondamentale da tenere in considerazione quando si organizza un concorso a premi in Italia riguarda la gestione dei dati dei partecipanti che devono obbligatoriamente essere conservati su un server ubicato sul territorio nazionale. Questo è un aspetto molto importante soprattutto oggi che molti concorsi si svolgono su piattaforme online. Se il server non fosse allocato in Italia, deve essere previsto un sistema di “mirroring” capace di replicare in tempo reale le informazioni inserite dagli utenti in tutte le fasi del concorso. Chi può organizzare un concorso a premi? Solo le imprese possono organizzare un concorso a premi in Italia allo scopo di far conoscere e vendere i propri prodotti o servizi. Possono organizzare concorsi a premio in Italia anche le aziende che non hanno una sede sul territorio ma per farlo devono nominare un “rappresentante fiscale“. Questo soggetto deve risiedere sul territorio dello stato, può essere una persona fisica o giuridica, e rappresenterà l’azienda estera occupandosi di tutti gli aspetti amministrativi e fiscali. Vuoi organizzare un concorso a premi in Italia e hai dubbi o domande sulla normativa italiana? Contattaci subito per una consulenza!